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sabato 8 giugno 2024

EILEEN di William Oldroyd


Massachussets 1960: la giovane Eileen (una bravissima Thomasin McKenzie) vive con il padre alcolista (Shea Whigham) in una cittadina di provincia del New England. Lavora come 
segretaria in un istituto penale minorile e conduce una vita monotona senza emozioni e senza amore che la sua giovane età richiede. Perciò quando l’affascinante psicologa Rebecca (Anne  Hathaway) sostituisce l’anziano medico del carcere e le dà un minimo di attenzione, che all’inizio Eileen mal intende, la vita della giovane comincia a mutare. Non svelerò oltre di questo thriller psicologico ben riuscito, sicuramente grazie all’interpretazione delle due  protagoniste. Diretto dalla mano calibrata e sicura di William Oldroyd, noto per “Lady Macbeth” (2016) il film ha avuto vicende produttive complicate. Tratta dal libro omonimo di Ottessa Moshfegh (vincitrice dell’Hemingway Foundation/PEN Award) la sceneggiatura doveva essere inizialmente redatta da Erin Cressida Wilson per la produzione di Scott Rudin (No country for old men, Lady Bird, The Truman Show, e molti altri) nel 2016. Poi nel 2021 Rudin viene accusato da alcuni impiegati di avere avuto comportamenti rudi e abusivi nei loro confronti e decide di abbandonare qualunque progetto produttivo. Tornando al nostro film, la sceneggiatura è stata scritta dalla stessa Moshfegh e dal marito Luke Goebel. Al di là della produzione il film, che ha partecipato ai Film Indipendent Spirit Award, è un’opera semplice e genuina, con interessanti e inaspettati risvolti e spunti di riflessione: c’è molto non detto che però traspare e rende credibili i personaggi. Se siete in cerca di un film senza troppe pretese questo potrebbe essere il film adatto. Presentato alla Festa del cinema di Roma. Al cinema.

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